Le trasparenze e i contrasti di colore, i chiari scuri, i bianchi e i neri, rendono la figura di ferro in primo piano, organica al fondo, vi appartiene: compositivamente attraverso il particolare utilizzo di spatola e colore, strutturalmente con l’uso complementare dell’intonaco e del ferro.
In questa pittura-scultura, quello che si ha di fronte è una cosa che non si lascia mai afferrare definitivamente, anche quando sembra di intuirne le sembianze, mostrandosi in una forma che, pur non riconducibile a nulla di reale, un poco ci trattiene a chiederci cos’è, quel tanto che basta perchè la si avverta come un’intensità espressiva: del colore, del ferro tagliato, dell’insieme.
Forse ciò che ci trattiene è qualcosa che apre in profondità, dentro ciò che più ci appartiene; come un taglio nella pelle, che fa uscire materia viva, sotto la pelle del ferro, dentro la carne del colore.
novembre 2009

Trittico "gli invisibili"- 2009
pannello intonacato, olio, ferro
312x113